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martedì 27 aprile 2010

Aprile d'oro per Daniel Cundari (mio fratello)

Quello del poeta roglianese Daniel Cundari è stato un aprile speciale. Nello stesso mese di fatto è risultato tra i vincitori del Premio Internazionale Tropea “Onde Mediterranee” con Il dolore dell’acqua e finalista di due premi in lingua spagnola con un libro inedito, tra cui il prestigioso Premio Internacional Martín García Ramos di Almeria. Nato nel rione Cuti nel 1983, Daniel Cundari risiede da tre anni a Granada, potendo contare sulla privilegiata amicizia degli autori più rappresentativi dell’attuale panorama poetico europeo. A soli 25 anni è stato ospite della Cátedra Federico García Lorca, della storica collezione Vitolas del Anaïs con una plaquette dal titolo Prótesis del alma, del Poetry Festival di Erlangen con testi in tedesco, nonché del ciclo radiografico Ciudad Poética. Scrive indistintamente in italiano, in spagnolo e in dialetto, lingua che ricreerà il prossimo venerdì 30 nella cornice della città andalusa di Marbella, accompagnato dal malaghegno Alejandro Pedregosa e dal granadino Virgilio Cara Valero. A maggio reciterà in latino presso la Biblioteca d’Andalusia con Juan Carlos Friebe, che nel 2011 curerà un’antologia trilingue del poeta di Cuti.
Nelle parole di Trinidad Gan: «La voce di Daniel Cundari è un’acqua dolorosa e compromessa, struggente, indistinta e fresca al contempo. Acqua che lo ha portato a Granada per combinarsi con i nostri fiumi occulti, i nostri poeti, i nostri volti complici. Agitandola come un cocktail misterioso, urtando il suo bicchiere con quello di Panero e di Lorca, ha sollevato nella sua terza lingua, la nostra, nuovi versi. Queste acque mescolate fuggono dalla banalità, scorrono per altri rigagnoli, si inabissano nell’onirico e nell’incubo, lasciando che cresca in essi un genio maligno, un essere di frontiera coraggioso e sicuro come Daniel».

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