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giovedì 31 marzo 2011

Navigare su internet in tutta sicurezza : splashtop

Splashtop è un mini sistema operativo (basato su linux ) che parte dopo pochi secondi, 5 per l'esattezza, dall'avvio del pc.
Io ce l'ho preinstallato (di fabbrica) sul mio asus eeebox ma ora è stato rilasciato per tutti i sistemi operativi e per tutti i pc,netbook, notebook,tablet.
Basta scaricarlo ed installarlo e si creerà un boot manager che farà scegliere quale dei 2 sistemi caricare.
Si compone di scelte obbligate :
- un browser per navigare su internet
- un client di posta elettronica
- un client per la messaggistica istantanea (msn, ecc.)
Questa versione non l'ho provata in quanto sul mio pc esiste già (una versione precedente e diversa chiamata splashtop express gate)ma vedo che sulla nuova c'è l'icona dropbox per caricare e scaricare file su un hard disk virtuale su internet.
Si può disinstallare come un normale programma da windows e rimuove il dual boot creato durante l'installazione.
Va installato per evitare di perdere tempo a caricare tutto il sistema operativo se uno ha bisogno di utilizzare solo alcuni servizi e per dimenticarsi di prendere virus (è una sandbox in pratica un ambiente di test, di prova).

sabato 26 marzo 2011

Compara il politico e decidi se è il caso di rieleggerlo

Ho scovato su internet il sito OpenParlamento dove tra le varie notizie circa le leggi attuate, abrogate, ecc, c'è uno strumento curioso : il confronta politico (deputato, senatore,ecc)con relative presenze ed indice di produttività.
Inserisco i primi 3 posti e gli ultimi 3 della classifica

Ad oggi 26 Marzo 2011 ecco la situazione per i deputati calabresi :

1) Tassone Mario (Udc)
indice di produttività 303.64 (è 39° su 630) presenze 91,61%


2)Santelli Jole(PdL)
indice di produttività 292.82 (è 44° su 630) presenze 76,61%

3)Napoli Angela (PdL)
indice di produttività 254,43 (è 66°su 630) presenze 83,08%

terz'ultimo posto ) Golfo Lella (PdL)
indice di produttività 59,46 (è 518°su 630) presenze 86,99%

penultimo posto) Traversa Michele (Pdl)
indice di prosuttività 47,71 (è 576°su 630) presenze 78,02%

ultimo posto ) Pittelli Giancarlo (PdL)
indice di produttività 27,82 (è 611°su 630) presenze 47,33%

Ora vediamo tra i senatori calabresi :

1) Bevilacqua Francesco (PdL)
indice di produttività 235,19 (è 52°su 322) presenze 90,12%

2) Valentino Giuseppe (PdL)
indice di produttività 221,40 (è 59°su 322) presenze 79,44%

3) Gentile Antonio (PdL)
indice di produttività 212,82 (è 65°su 322) presenze 96,43%

terz'ultimo posto) Caligiuri Battista (PdL)
indice di produttività 48,30 (è 245°su 322) presenze 86,26%

penultimo posto)Mazzuconi Daniela (PD)
indice di produttività 43,11 (è 249°su 322) presenze 84,51%

ultimo posto) Speziali Vincenzo (PdL)
indice di prosuttività 27,84 (è 287°su 322) presenze 92,71%


L'indice di produttività prende in esame il numero, la tipologia, il consenso e l'iter degli atti presentati dai parlamentari in modo da poterli confrontare tra di loro.

Qui maggiorni informazioni

continua...

sabato 19 marzo 2011

Ciao Enzo




Enzo Cannavale

giovedì 17 marzo 2011

Far rinascere un vecchio pc o notebook : Linux

Avete un pc o notebook vecchiotto e pensate subito di sostituirlo per uno nuovo fiammante ad un prezzo stratosferico? Niente di più sbagliato.
Ci sono dei sistemi operativi (distro) basati su linux che non hanno niente da invidiare agli esosi(in termini di ram, potenza di calcolo e... soldi) sistemi windows.
Questi sistemi operativi sono gratuiti, leggeri e uguali dal punto di vista grafico a windows.
Oltre alla gratuità i loro punti di forza sono :
1) semplice installazione
2) fanno "volare" i computer più vecchi perchè gestiscono meglio la ram ed il processore
3) hanno già tutti i programmi più importanti installati
4) non c'è bisogno di antivirus in quanto linux non prende virus.

La ditribuzione più importante è UBUNTU (il 28 Aprile verrà presentata la nuova versione e ve ne parlerò tra un mese) ma oggi voglio parlavi di 2 distro da non sottovalutare : LUBUNTU e TINY CORE

LUBUNTU


Il sito di riferimento


Il download

Dal 28 aprile farà parte della famiglia Ubuntu ma questa distro è ottima per i pc più obsoleti.

Lubuntu gira benissimo su sistemi con 256 MB di RAM.
Se si ha un sistema con meno di 256 MB di RAM e' consigliato installare la versione Minimal.
Ecco uno screenshot

Ma la distribuzione linux più piccola che c'è è TINY CORE ed è di soli 10 MB !

TINY CORE

Riporto ciò che dice wikipedia :

Tiny Core Linux è una mini-distribuzione Linux strutturata in soli 10MB. Tiny Core a differenza di altre distribuzioni Linux di piccole dimensioni, presenta delle caratteristiche innovative. Il core della distribuzione gira per intero in RAM e ha un tempo di boot estremamente ridotto. I componenti principali del sistema sono un Kernel Linux 2.6, Busybox, Tiny X, Fltk (Fast Light ToolKit).

Una barra delle applicazioni in stile Mac OS X spicca come elemento di discontinuità rispetto a quelle tradizionali di Gnome e KDE. La distribuzione base non presenta nessuna applicazione utente ad eccezione di un browser che consente di accedere alla repository online delle estensioni. Le estensioni sono file compressi (vedi Compressione dei dati) di tipo squashfs. Navigando l’archivio è possibile selezionare le applicazioni da utilizzare e installarle secondo uno dei 3 metodi proposti
- Cloud computing: Le estensioni scaricate usando il browser delle applicazioni esisteranno solo nella sessione corrente e saranno installate in RAM.
- TCE/Installa: le applicazioni verranno scaricate, decompresse e ogni file risultante viene collegato al file system.
- TCE/Installa + copyfs (copia nel file system): le applicazioni verranno scaricate, decompresse nel file system.

Esiste anche un modo ibrido d operare: Local/Install: installa le estensioni in una partizione Linux o un loop back file contenente la cartella /usr/local. Le estensioni che supportano questa modalita' sono marcate come comaptibili PPI nei loro .info file. L'obiettivo di Tiny Core è quello di essere un sistema Linux usabile in tutti i contesti, da quelli di “amministrazione e recovery” a quelli di normale produttività “desktop environment”. Le piattaforme hardware gestite da questa distribuzione sono la maggior parte di quelle ad oggi esistenti nel mondo dei computer desktop, dei notebook e dei netbook.

Da QUI si può scaricare la ISO in italiano da masterizzare
Ecco uno screenshot :

domenica 13 marzo 2011

Come trovare driver di periferiche o dispositivi sconosciuti

Il miglior metodo per trovare i drivers di una periferica o di dispositivi sconosciuti per windows è questo programma : Device Doctor

Altro metodo è :

- Trovare l’ID Vendor e l’ID Device del dispositivo non riconosciuto
In pratica bisogna aprire il “Device Manager” (in italiano “Gestione Periferiche” o “Gestione Dispositivi”)
(In windows XP : Start>Pannello di Controllo>Sistema>Hardware>Gestione Periferiche)
(In Windows Vista: Start>Pannello di Controllo>Gestione Periferiche)

In Gestione Periferiche bisogna selezionare la periferica Sconosciuta e col tasto destro cliccare su Proprietà, cliccare su Dettagli e selezionare “ID Istanza periferica” dal menu a tendina.

Si vedrà un codice del tipo:
HDAUDIO\FUNC_02&VEN_14F1&DEV_2C06&SUBSYS_104D1700&REV_1000
Qui 14F1 è l’ID Vendor
e 2C06 è l’ID Device

dopodichè con google o con pcidatabase si trova il driver corretto

NO AL NUCLEARE, NO ALL'ACQUA PRIVATA

I referendum abrogativi del 2011 si terranno in Italia il 12 e 13 giugno 2011.
I tre quesiti referendari riguardano il legittimo impedimento, la privatizzazione dell'acqua ed il ritorno all'energia nucleare.

da Wikipedia (solo la formulazione dei quesiti):
Primo quesito (legittimo impedimento): "Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l'articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante "disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?".

Secondo quesito (energia nucleare): "Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?".

Terzo quesito (acqua pubblica I): "Volete voi che sia abrogato l'art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall'art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante "Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia" e dall'art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante "Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea" convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?"

Quarto quesito (acqua pubblica II): "Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 "Norme in materia ambientale", limitatamente alla seguente parte: "dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito"?"

Memori di Chernobyl e da ieri in Giappone bisogna dire NO al nucleare e quindi al referendum votare SI (in questo modo la legge verrà abrogata)

Per l'acqua pubblica ne ho parlato in un precedente post lo scorso anno e bisogna votare SI ai 2 quesiti sull'acqua per dire NO alla privatizzazione di questo bene necessario ed indispensabile.

Rimborso Tassa Concessione Governativa telefonini cellulari

Chi ha un cellulare con abbonamento può chiedere il rimborso della tassa di concessione governativa.
Vi posto articolo di Claudia Moretti (aduc)
Nella recente Ordinanza del 15 dicembre scorso, la settima sezione della Corte di Giustizia si è pronunciata sulle questioni pregiudiziali a lei poste dalla Commissione Tributaria provinciale di Taranto, in materia di Tassa di Concessione Governativa. Si attendevano, sia da parte dell'utenza che dell'Amministrazione finanziaria, chiarimenti definitivi in punto di sua legittimità e conformità alla normativa europea, in tema di concorrenza e di liberalizzazioni.
Nulla di tutto ciò.
La Corte di Giustizia, come da preciso regolamento processuale, si è limitata ad alcune osservazioni di carattere teorico sulla applicabilità delle singole direttive europee richiamate nei quesiti dei giudici di Taranto alla tassa in questione, per concludere che, da un lato, non si attagliano al caso, e che, dall'altro, non sono state correttamente richiamate.
Attenzione! Una lettura disattenta e superficiale del dispositivo, potrebbe far cadere in errore i commentatori della prim'ora laddove si legge:
“La direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 7 marzo 2002, 2002/20/CE, relativa alle autorizzazioni per le reti e i servizi di comunicazione elettronica (direttiva «autorizzazioni»), e la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 7 marzo 2002, 2002/21/CE, che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica (direttiva «quadro»), non ostano a un tributo come la tassa di concessione governativa.”
Occorre allora leggere bene le motivazioni per capire che:
- da un lato giudici di Taranto hanno sollevato questioni irrilevanti e irricevibili perché non hanno specificato le ragioni per cui hanno invocato un presunto conflitto fra norma nazionale e quella europea, rendendo di fatto e di diritto impossibile alla Corte rispondere;
- dall'altro, hanno sollevato quesiti che si sono rivelati inutili per la definizione del nocciolo della controversia: la legittimità della tassa. Ciò in quanto ipotizzano conflittualità della norma italiana con alcuni aspetti di alcune direttive (quali ad esempio la direttiva “autorizzazioni” n.2000/20; e la “direttiva quadro” sulle reti e servizi di comunicazione elettronica n.2002/21) che non hanno a che vedere con il caso concreto;
In altre parole, la pronuncia si fonda, prevalentemente sulla vaghezza, inesistenza ed erroneità dei riferimenti normativi che ne costituiscono le premesse, e che dovevano esser diversamente selezionati e/o formulati dalla Commissione tributaria di Taranto.
In questo senso si comprende come le singole norme europee chiamate in ballo per il vaglio di pregiudizialità, “non ostano” alla normativa italiana sulla tassa di concessione governativa.
Alla luce di ciò è ancora possibile ritenere abrogata la norma sulla tassa per via del nuovo Codice delle Comunicazioni Elettroniche (D.lgs 259/2003), che attua varie direttive europee (non solo quelle portate all'attenzione della Corte di Giustizia!) in materia di libertà delle comunicazioni elettroniche?
Crediamo di sì.
In primo luogo, se è vero che la pronuncia in questione non tange né mina le ragioni esposte dalle numerose sentenze delle Commissioni Tributarie di tutta Italia, riteniamo che, in certi suoi passaggi, semmai le rafforzi. La chiara presa di posizione della Corte, ad esempio, della non applicabilità ai casi di cui alla tassa italiana (i contratti di abbonamento fra soggetti privati), né della direttiva “autorizzazioni” o della direttiva “quadro”, esclude la possibilità di inserire i medesimi nell'ambito di regimi autorizzatori o concessori, ormai superati, che riguardano altro. Ciò vanifica i rocamboleschi tentativi dell'Amministrazione di far valere le vecchie norme e decreti sulla tassa, per gli abbonamenti” che sostituirebbero “licenze ed autorizzazioni” contenuti in atti secondari (su questo si fonda l'attuale imposizione, ai sensi dell'art. 21 della Tariffa allegata al d.p.r. 641 del 1972, e D.M. n.33 del 1990), peraltro supehttp://www.blogger.com/img/blank.gifrati da leggi successive.

Valgono allora, e a maggior ragione, le considerazioni della Commissione Tributaria Regionale del Veneto, enunciate con sentenza depositata lo scorso 17 gennaio:
“l’attività di chi detiene e si serve di un telefono portatile sulla base di un contratto con una società fornitrice di servizi di telefonia mobile sottoposta dalla legge ad alcun tipo di provvedimento amministrativo concessorio o autorizzativo,…non vi é più il presupposto per l’applicazione della tassa sulle concessioni governative, che quindi non é dovuta.” L’enunciato è chiaro: venendo nei fatti a mancare la concessione, viene a mancare il presupposto della TCG.
fonte : aduc

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